Archivio Tag: Marco Carcasi

Bill Brovold ‘Superstar’

(Eh!? 2018) Una delizia di nastro che sbanda con humour genuinamente freak “Superstar”. Tra evidenze fingerpicking e yodel di Appalachi, col fiato lungo di chi al modello base non si attiene e azzarda (Snakefinger / Johnny Dowd), pesto di funk e blues di quello sognato fra gli altri da: Harry Partch / Kathleen Brennan / […]

Cookie Tongue ‘Orphan Arms’

(Eh? 2017) Ristampa su nastro della seconda uscita per i freaks newyorkesi, Cookie Tongue. “Orphan Arms”, registrato e mixato da Martin Bisi con il mastered di Fred Kevorkian, offre ampie soluzioni di weird art sound. Dieci tracks zuccherose di multicolore decadenza, tormentate da noie di voci e coretti, ampio bagaglio strumentale a disposizione (voci / […]

The Young Mothers ‘Morose’

(Super Secret 2018) Il bassista/contrabbassista norvegese Ingebrigt Håker Flaten (Thing), nel 2009 si trasferisce nel Texas a seguito della moglie impegnata in un progetto per l’assistenza alle madri adolescenti (da qui il nome del collettivo), nel frattempo, si mette ad armeggiar in duo con la voce e tromba di Jawwaad Taylor in compagnia di una […]

Ammar 808 ‘Maghreb United’

(Glitterbeat 2018) Ma quale trap, accogli il futuro dal verso giusto. Nel 2017 dalla valle del Bargou, tra le montagne del nord-ovest della Tunisia, con il mormorio del mondo tenuto a debita distanza, Nidhal Yahyaoui e Sofyann Ben Youssef (Ammar 808), ci recapitano il progetto Bargou 08. Il loro “Targ” è opera preziosa, capace di […]

Samba Touré ‘Wande’

(Glitterbeat 2018) Il blues del Mali oggi, questo è Samba Touré. Tradizione e contemporaneità, per ugola e corde di riconoscibile originalità espressiva. Un suono pulito, morbido, non privo dei chiaroscuri che la vita in alcuni luoghi impone. Capace di maneggiare coordinate locali (Yo Pouhala, la soffice magia di Hawah, la ruvidezza di Goy Boyro, il […]

Pest Modern ‘Rock’n Roll Station’

(Meidosem / Cleopatra 2018) Ci mancava pure questa. Dalla Francia, padre e figlio sintonizzati su coordinate aliene/alienanti. Babbo Joël Hubaut, artista visuale caotico e mutevole, suo figlio Emmanuel Hubaut, impelagato in formazioni come Les Tétines Noires, Dead Sexy, EHB e altro, tra post-punk, industrial, glam, electro e noise. Insieme, a coagular energie attorno al brano […]

Distant Animals ‘Lines’

(Hallow Ground 2018) Due movimenti di dronante sfrigolio dal South East dell’Inghilterra. Distant Animals è il progetto audio del ricercatore Daniel Alexander Hignell (tra video, performance e risonanza d’innesco fra politica/sociale e atto creativo). “Lines”, ispirato da una partitura testale di 130 pagine (completamento di un dottorato finanziato), è opera eseguita su synth modulare. Lunghe […]

Ketan Bhatti / Ensemble Adapter ‘Nodding Terms’

(Col Legno 2018) Un gioco a incastri modulare, quello messo in piedi dal batterista/compositore/producer di origini indiane (ora a Berlino), Ketan Bhatti. Frammenti di cameristico approccio, intrusioni digitali, noir con un certo sorriso e chiari di luna classico/contemporanei. Aiutato dall’Ensemble tedesco/islandese Adapter e dai vicini di studio, Paul Frick e Jan Brauer, Bhatti, organizza dieci […]

Hackedepicciotto ‘Joy’

(Potomak 2018) La coppia d’arte e vita composta da Alexander Hacke (Neubauten) e Danielle De Picciotto, torna a proporre dopo “Unity” del 2016, una serie di fluttuazioni ambientali buone per pratiche meditative. Materiali ad hoc composti in sinergia con Heric Hibel (dagli ensemble del recentemente scomparso maestro Gleen Branca) e Vincent Signorelli (infernale macchina del […]

Bodega ‘Endless Scroll’

(What’s Your Rupture? 2018) Batte forte i denti con elegante fremito urbano/sbarazzino, questo debut album dei newyorkesi Bodega. Tra lividi ben portati, nevrosi da interno e passi da dancefloor piantagrane e polemico (in quota barricata Gang Of Four / Fall). Scuotimenti post punk incalzanti di glamouroso neon (How Did This Happen?!), sconnesse circolari kraute, aggiornamento […]