(Thanatosis 2023) La materia organica, preparata e trattata in modalità impro, ha sempre avuto un ruolo centrale nella proposta experimental della tedesca Andrea Neumann. Registrazione della performance al MONOPIANO Festival di Stoccolma nel 2021, “Elletsreuef”, accumula silenzi materici, nubi di feedback, tratti orientali e spiattellamenti cordame in tensione/oggetti d’uso quotidiano (il suo indoor piano, originale […]
Archivio Tag: Marco Carcasi
(Forms Of Minutiae 2023) Una bella raccolta di suoni di transito, “Four Towers And a Bridge” del compositore e field recordist parigino, Emmanuel Mieville. Concretezze di acustica meccanica e metallici sfrigori dronanti, in sovrapposizione spaesante. Non luoghi dove il macro e il micro s’incrociano in bellezza. Suoni raccolti in Portogallo, sul Ponte Eiffel di Viano […]
(MFZ 2023) Sono un collettivo di sound-art londinese composto da Ilia Rogatchevski e Laura Rogatchevskaia. “Radio Revolten”, offre due lunghe stringhe di livida e spettrale, ricerca elettroacustica. Registrate entrambe durante il festival Radio Revolten ad Halle in Germania nel 2016, propongono una riflessione su quel che di udibile non è, ma agisce e attivamente interferisce […]
(Dissipatio 2023) Musiche di scena, composte ed eseguite da Fabrizio Modonese Palumbo (in Larsen, Blind Cave Salamander, Almagest!), per le performance della coreografa/danzatrice, Paola Bianchi. “ELP” (Ethos/Logos/Pathos), è opera che tratta le relazioni fra corpo e immagine. Cinque movimenti audio (due oltre i venti minuti), di sperimentale livida pasta dronante. I corpi vibrano, tremano e […]
(Hubro 2023) Prima da solista per il norvegese Espen Friberg. Undici minimali composizioni, in armonica rincorsa di cosmiche dissonanze. Il canto di metalli carezzati dal vento ed ampi spazi dove i bassi si propagano. Cut-up improvvisi in zone di tesa quiete e qualche leggero scroscio di pioggia acida. Per synth modulare Serge e field recordings […]
(Setola Di Maiale 2022) Passato e contemporaneo spinti con garbo in avanti. Questo è “Folk!”, il nuovo doppio album scindibile di Roberto Fega. Sperimentazione elettronica (mediamente non ansiogena e carogna, un minimale caldo procedere, fra bolle e grumi post-dub/glitch) a braccetto con le voci di un bel gruppo di interpreti del panorama world/etno/avant. Gli artisti […]
(Silentes / Stella*Nera / CSC 2023) Forme Sonore, è un laboratorio sull’improvvisazione, ideato e diretto dal batterista/percussionista vicentino, Roberto Dani. Una serie di incontri fra artisti da tutta la penisola, a metter in relazione pratica impro e scrittura, suono e performance. Un ciclo giunto alla sua quindicesima edizione e dal quale, nel 2018, nasce il […]
(Flau 2022) Opera prima per Federico Madeddu Giuntoli (un passato nei più sintetici DRM, un venti anni + o – all’oggi). Radi cenni acustici (piano, chitarra) spesso in circolo, a galleggiar in brezza malinconica post-pioggia. Albe di fiato ghiaccio post-rock, con l’orizzonte in accensione su quiete tinte Eno / Sylvian. Minimalismo avant, caldo e avvolgente, […]
(Hive-Arc 2023) Terza uscita per il solo project di Martyn Bates. Maggiormente esposto a refoli sperimentali, in Kodax Strophes, la divina voce del Bates, sprizza spesso scintille d’attrito con il circostante sonoro. Nello specifico di “Summer, Cat’s Cradle”, lividori folk su svagatezze e sorrisi di ruggine psychedelic/industrial. Freedom Reel, impatta frontale di tribale slancio, Willow […]
(Amorfik Artifacts 2023) Sequenze di attrattiva, minimale elettronica. Che mette in fila battiti e gomme più propriamente techno (l’apertura Stellium e Dilapidated Ellipsis), movimenti di camera, da interno club dark ambient (Licca Carpatiana), numeri d’ambientale minimalismo Reich / Hassell (Ontonanology / Wild Music Scenarios), profonde cupezze cinematografiche (Devastated Okeans) e dronante, sereno andare in pasto […]