Archivio Tag: Marco Carcasi

Giacomo Salis / Paolo Sanna Percussion Duo ‘Live at Cavallerizza Irreale’

(Plus Timbre 2017) Solito loro, una risuonante scultura di suono che in placida quiete si aggroviglia su se stessa. Normale esposizione per chi dimostra di saper intercettar il mormorio basso della terra e lo stridore acuto del cielo più alto. Tecniche strumentali estese, radicalismo free, arcaiche frequenze popolari, pietre e metalli, legni e pelli, lo […]

Audiac ‘So Waltz’

(Klangbad 2017) Il loro esordio del 2003 “Thank You For Not Discussing The Outside World”, era un buon subbuglio trip-hop/post-rock (kraut), fra creativa distorsione ed elegante scrittura da soul urbano in caleidoscopico deturpo. Produceva (e produce pure oggi), quel più di un buon segno che è Irmler dei Faust. Ci si dice ok, ci si […]

Keisuke Matsuno / Moritz Baumgärtner / Lars Graugaard ‘Crumble’

(Clang 2017) A scorticarsi mani e orecchie in una giornata di registrazione berlinese. In modalità simil power trio, fra inventiva ed esasperazione, con il drumming libero del berlinese Baumgärter a spiattellar metalli e fratturar ritmi, la chitarra elettrica di Matsuno a funkeggiar sbilenca e furente, il danese Graugaard ad inzeppar frequenze basse e stati di […]

Trio Quater ‘Trio Quater’

(Easy Finger 2017) Tre chitarre (classiche e acustiche), a darsele di santa ragione fra composizione e passaggi improvvisativi. Le coordinate, son quelle di un’alternanza tra un rilassato suono folk leggermente cotto dal sole ed evoluzioni latineggianti a maggior caratura virtuosistica. Fra Appalachi e attimi d’introversione da bruma europea sicuramente il bel fascino dell’opener The Wizard, […]

uBiK ‘Anything You Don’t See Will Come Back To Haunt You’

(Fratto/9 2017) Quattro seducenti nebulose fra il siderurgico e l’astrale. Chitarra filtrata/trattata in real time e una luce intermittente che s’intravede appena in fondo al tunnel (ma c’è, e non è poco). Industrial attutito, noise trattenuto, processi di stratificazione granulare, un quieto refolo pastorale sperso fra i detriti (Every Picture Is A Fossil), un romantico […]

A Sphere Of Simple Green ‘With An Oblique Glance’

(Azoth 2017) Torna a farsi sentire dopo sei anni (il precedente “Untitled Soundscapes” su Magick With Tears era del 2011), il trio impro/elettroacustico A Sphere Of Simple Green. Adriano Orrù (contrabbasso), Silvia Corda (piano preparato, toy piano, glockenspiel) e Simon Balestrazzi (live electronics, nastri, oggetti), si producono in otto composizioni istantanee, ricche di arcaico approccio […]

Massimo Olla ‘Structures’

(Azoth 2017) Prima uscita col proprio nome dopo quattro album sotto il moniker Noisedelik per lo sperimentatore cagliaritano Massimo Olla. “Structures”, è insieme di metalli, legni, plastiche, voce trattata ed effetti. Dove la materia viene assemblata in ispirato processo autoproduttivo (strumenti creati da Olla come il [d]Ronin, vengon apprezzati e utilizzati da musicisti sparsi per […]

Paulo J Ferreira Lopes / Karoline Leblanc ‘Kumbos’

(Atrito-Afeito 2017) Minuscoli congegni elettrici in ronzante movimento, bave di synth e nastri in scorrimento manipolatorio (Ferreira Lopes). Piano, field recordings, organo e harpsichord la Leblanc. La consuetudine per la label del Québec, ma l’intreccio esposto fra rigori avant-elettroacustici e suggestioni classico/cameristiche, funziona e non ammorba, in virtù di un rodato approccio tendente all’essenziale e […]

Szilàrd Mezei / Nicola Guazzaloca ‘Lucca And Bologna Concerts’

(Amirani 2017) Quattro estratti dal vivo dal Counterpoint International Festival in quel di Lucca nel 2015 e quattro estratti dal live bolognese per Angelica nel 2016. La viola dell’ungherese Szilàrd Mezei e il piano e oggetti di Nicola Guazzaloca (insieme anche nel trio su Leo Records del 2011 con il sax di Tim Trevor-Briscoe). Corpi […]

Tony Buck ‘Unearth’

(Room40 2017) Prima uscita solista per il batterista del trio exp/jazz australiano The Necks. Che in “Unearth”, stratifica elementi ritmici etno/organici in surreali, cigolanti masse in loop, manifesta interesse per notturne asprezze chitarristiche (da soundtrack berlinese ruggine e detriti), sibila, borbotta, sbuffa e si addensa di minimalismi synth in taglio Faust e dosati insert di […]