Archivio Tag: Marco Carcasi

Jamie Drouin / Hannes Lingens ‘Alluvium’

(Intonema 2017) Il canadese Jamie Drouin (no-input mixer/laptop/mic a contatto/radio) e il tedesco Hannes Lingens (timpano/rullante/oggetti), a darsele secche in libertà con particolar cura per il microscopico dettaglio (session registrata in studio con cuffie piuttosto che uscendo dai monitor). Sfrigolii statici, torsioni, sfioramenti e qualche intruppo d’insieme da ematoma e non da frattura.  Quaranta minuti […]

Claudio Parodi ‘Right Error’

(Migro 2017) Un microfono che durante una sessione di registrazione s’ingrippa emettendo l’inaspettato e l’atteso. Un aneddoto su Thelonious Monk che sosteneva che in musica esistessero giusti errori. La digitazione di Round Midnight in linguaggio macchina/computer (nello specifico, ASCII ottale). L’inclusione e trattamento dell’elemento silenzio con l’inaspettato e l’atteso di cui sopra. Cinque ispide composizioni […]

Deison / Mingle ‘Tiliaventum’

(Loud! / Final Muzik 2017) Ci sono storie e parole, la pietra rovistata senza tregua dal flusso e la pietra immobile nella polvere della stagione secca. C’è il trascorrer delle stagioni e poi giorni e anni. Ricordi bellici e rifiuti tossici assortiti (interrati o in fiera bella evidenza). Foto di famiglia in esterno festa e […]

Trevor Watts / Stephen Grew ‘All There Is’

(Discus 2017) Rigore e visione ad ispirato innesco istantaneo. Sette movimenti impro per piano (Stephen Grew) e sassofoni (Trevor Watts, nella metà dei britannici sessanta, fondatore con John Stevens dell’esperienza Spontaneous Music Ensemble). Attrattive, rapide e spigolose osservazioni d’insieme. Dirette e crepuscolari sul limitar del torcicollo strumentale (Bird’s Eating), frenetico/notturno incastro contemporaneo (They’re All Home), […]

Ghost In The House ‘Second Sight’

(Public Eyesore 2017) Tra passaggi che diresti revisione futuribile di umori arcaico/rituali alla Third Ear Band (l’iniziale e serpentella Ghost Train, la risonanza incantatoria di Innocence Walk A Dark Path), surreali astrazioni microtonali proiettate su fondali alla Moondog (Metal Land Miniatures), propensi nel combinar all’occorrenza, cameristiche dronanze metallico/aliene e flussi di allucinatorio spoken/noir (The Dream […]

Carlo Mascolo ‘My Tubes’

(Creative Sources 2017) Un catalogo di brevi e surreali sketch per solo trombone preparato. “My Tubes”, prima opera solista del pugliese Carlo Mascolo, raccoglie quindici borbottanti azioni non ortodosse. Il corpo/strumento, tramite applicazione di varie imboccature modificate e pratiche non convenzionali, diventa una sorta di generatore sonoro, a malapena riconducibile ad un più canonico modello […]

Daimon ‘Daimon’

(Metzger Therapie 2016) Sulla berlinese Metzger Therapie un esperto trio experimental nostrano. Simon Balestrazzi (elettronica/trattamenti, T.A.C., Candor Chasma, Dream Weapon Ritual e molto altro), Paolo Monti (chitarra elettrica/live electronics, The Star Pillow) e Nicola Quiriconi (voce, Vipcancro), alle prese con cinque plumbee sessioni ambientali, profondamente avvitate sull’orlo di un baratro astrale d’insondabile profondità. Cinque desolati […]

The Argonauts ‘Proxima b’

(Accretions 2017) Torna a farsi apprezzare il nippo quartetto degli Argonauts con questo 3-song ep di composizioni spontanee. L’esordio del 2016 “Here Come The Argonauts!”, era una sapida miscela inclusiva di schitarrate surf garage sixties, feedback in controllo, cicli ritmici piantati in quasi loop, svise pop e bizzarre scampagnate proto dub. Strampalati e coinvolgenti, energici […]

Alessandro Monti :: Unfolk Collective ‘Intuitive Maps’

(M.P. e Records 2017) “Intuitive Maps”, festeggia nel migliore dei modi i dieci anni del progetto/collettivo Unfolk. Dove tutta una serie di intuizioni che occhieggiavano nel precedente “SpiritDzoe” vengon ampliate/approfondite, frantumando in maniera evidente il carapace a maggior tasso post-folk occidentale che caratterizzava i precedenti albi. Alessandro Monti è un prezioso rabdomante di segnali globali, […]

Adriano Zanni ‘Soundtrack For Falling Trees’

(Bronson Recordings 2017) Segnali sempre più tangibili di una nuova ispirata stagione creativa, quelli che Adriano Zanni sta rilasciando in questo 2017. Dopo il singolo alieno su Boring Machines d’inizio anno, caratterizzato da un uso circolare e straniante dell’elemento ritmico, Zanni torna ora con questo splendido nastro a trattare materiali a maggior tasso ambientale. “Soundtrack […]