Archivio Tag: Marco Carcasi

Ghost In The House ‘Second Sight’

(Public Eyesore 2017) Tra passaggi che diresti revisione futuribile di umori arcaico/rituali alla Third Ear Band (l’iniziale e serpentella Ghost Train, la risonanza incantatoria di Innocence Walk A Dark Path), surreali astrazioni microtonali proiettate su fondali alla Moondog (Metal Land Miniatures), propensi nel combinar all’occorrenza, cameristiche dronanze metallico/aliene e flussi di allucinatorio spoken/noir (The Dream […]

Carlo Mascolo ‘My Tubes’

(Creative Sources 2017) Un catalogo di brevi e surreali sketch per solo trombone preparato. “My Tubes”, prima opera solista del pugliese Carlo Mascolo, raccoglie quindici borbottanti azioni non ortodosse. Il corpo/strumento, tramite applicazione di varie imboccature modificate e pratiche non convenzionali, diventa una sorta di generatore sonoro, a malapena riconducibile ad un più canonico modello […]

Daimon ‘Daimon’

(Metzger Therapie 2016) Sulla berlinese Metzger Therapie un esperto trio experimental nostrano. Simon Balestrazzi (elettronica/trattamenti, T.A.C., Candor Chasma, Dream Weapon Ritual e molto altro), Paolo Monti (chitarra elettrica/live electronics, The Star Pillow) e Nicola Quiriconi (voce, Vipcancro), alle prese con cinque plumbee sessioni ambientali, profondamente avvitate sull’orlo di un baratro astrale d’insondabile profondità. Cinque desolati […]

The Argonauts ‘Proxima b’

(Accretions 2017) Torna a farsi apprezzare il nippo quartetto degli Argonauts con questo 3-song ep di composizioni spontanee. L’esordio del 2016 “Here Come The Argonauts!”, era una sapida miscela inclusiva di schitarrate surf garage sixties, feedback in controllo, cicli ritmici piantati in quasi loop, svise pop e bizzarre scampagnate proto dub. Strampalati e coinvolgenti, energici […]

Alessandro Monti :: Unfolk Collective ‘Intuitive Maps’

(M.P. e Records 2017) “Intuitive Maps”, festeggia nel migliore dei modi i dieci anni del progetto/collettivo Unfolk. Dove tutta una serie di intuizioni che occhieggiavano nel precedente “SpiritDzoe” vengon ampliate/approfondite, frantumando in maniera evidente il carapace a maggior tasso post-folk occidentale che caratterizzava i precedenti albi. Alessandro Monti è un prezioso rabdomante di segnali globali, […]

Adriano Zanni ‘Soundtrack For Falling Trees’

(Bronson Recordings 2017) Segnali sempre più tangibili di una nuova ispirata stagione creativa, quelli che Adriano Zanni sta rilasciando in questo 2017. Dopo il singolo alieno su Boring Machines d’inizio anno, caratterizzato da un uso circolare e straniante dell’elemento ritmico, Zanni torna ora con questo splendido nastro a trattare materiali a maggior tasso ambientale. “Soundtrack […]

P. O. P. (Psychology Of Perception) ‘Ikebana’

(FMR 2017) Elegante suono-materia in progressivo disfacimento/affondamento. Una precedente uscita in trio (piano preparato/basso/sax alto) su Monotype (“Täbriz”), che in “Ikebana” muta in quartetto con la fuoriuscita del sax e l’inserimento di violoncello e corno francese/voce. Materia elettroacustica rigorosa a tratti intimorente, che par muoversi alla cieca ma, ad un ascolto più attento, rivela una […]

Rasalasad ‘Apophenia / Thisturbia / Magnethism’

(Thisco 2017) Il progetto experimental del portoghese Fernando Cerqueira aka Rasalasad (nonché founder della Thisco) a diffonder nell’ambiente una serie di collaborativi tre pollici nell’ambito della serie THISOBEY. “Apophenia”, strutturato con il suo collega di label Shhh…, a delinear un panorama di beats e drones di fattura post industrial, crepuscoli di tremolanti corde ed espansioni […]

Emmanuel Mieville ‘Juryo: Durée De La Vie L’Ainsi-Venu’

(Crónica 2017) Destrutturazione sintetica e materiali concreti, stratificati o ad incastro forzato. Nel classico stile della label portoghese, field recordings (belli e molto quelli raccolti in Asia) e manipolazione digitale. L’effetto, è una coltre sfocata e sfrigolante a ricoprir passaggi di materia viva che accendono più di un’immagine in fondo alla scatola cranica. Elettroacustica evocativa […]

Vonneumann ‘tl;dl’

(Autoproduzione 2017) Laddove il precedente “Sitcom Koan”, preannunciava la definitiva rottura del corpo/carapace, positivamente meditabondo e sgambettante, nell’elaborar il quattro che diventa tre, con rimodulazione interna dell’apparato strumentale, battendosi i battiti per conto proprio e accentuando l’indole fluttuante che li ha sempre portati ad intersecar piani temporali diversi, azione diretta e osservazione di studio. Che […]