(Silentes / Stella*Nera / CSC 2023) Forme Sonore, è un laboratorio sull’improvvisazione, ideato e diretto dal batterista/percussionista vicentino, Roberto Dani. Una serie di incontri fra artisti da tutta la penisola, a metter in relazione pratica impro e scrittura, suono e performance. Un ciclo giunto alla sua quindicesima edizione e dal quale, nel 2018, nasce il […]
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(Flau 2022) Opera prima per Federico Madeddu Giuntoli (un passato nei più sintetici DRM, un venti anni + o – all’oggi). Radi cenni acustici (piano, chitarra) spesso in circolo, a galleggiar in brezza malinconica post-pioggia. Albe di fiato ghiaccio post-rock, con l’orizzonte in accensione su quiete tinte Eno / Sylvian. Minimalismo avant, caldo e avvolgente, […]
(Hive-Arc 2023) Terza uscita per il solo project di Martyn Bates. Maggiormente esposto a refoli sperimentali, in Kodax Strophes, la divina voce del Bates, sprizza spesso scintille d’attrito con il circostante sonoro. Nello specifico di “Summer, Cat’s Cradle”, lividori folk su svagatezze e sorrisi di ruggine psychedelic/industrial. Freedom Reel, impatta frontale di tribale slancio, Willow […]
(Amorfik Artifacts 2023) Sequenze di attrattiva, minimale elettronica. Che mette in fila battiti e gomme più propriamente techno (l’apertura Stellium e Dilapidated Ellipsis), movimenti di camera, da interno club dark ambient (Licca Carpatiana), numeri d’ambientale minimalismo Reich / Hassell (Ontonanology / Wild Music Scenarios), profonde cupezze cinematografiche (Devastated Okeans) e dronante, sereno andare in pasto […]
(Audiobulb 2023) Campioni ed improvvisazioni realizzate e disperse nel tempo, che trovan i propri sereni incastri nell’oggi di “Cloak”. L’inglese Russ Young, assembla suoni naturali e strati di synth, tutto in dolce saturazione, fra giorno e notte, senza spasmi ne forzature. Il Western Lake District, ad influenzar l’opera con i suoi panorami, la sua luce, […]
(Furry Heart Records 2022) Seconda uscita a proprio nome per Luca Collivasone dopo “Vostra Signora Del Rumore Rosa” del 2018. Questo come quello, per solo cacophonator (una macchina da cucire Singer anni quaranta, russolianamente modificata. Una concrete music machine come la definisce l’autore). A partire dal progetto Doc. Luden Looksharp, passando per il trio Lovexpress, […]
(Alas! / Trasponsonic 2022) L’Alas in quel di Macomer, era un’importante opificio tessile, al cui interno il futuro avanzava (lotte per i lavoratori, emancipazione femminile e riscatto sociale erano i temi affrontati), poi la chiusura delle attività e l’utilizzo della struttura fino a metà degli anni 2000, come laboratorio di sviluppo per tutta una serie […]
(Dissipatio 2023) Otto anni d’assenza, il mio bentornati, in una giornata di pioggia che ancora non profuma di primavera. Quasi come deve essere con il quartetto milanese. Odore di terra fradicia, il cielo una lastra nera rotta. Il loro quarto album (primo lontani Boring Machines di Onga), è un lisergico proceder ambientale, stravolto di cupissimo […]
(Ramble 2022) Per le nostre sbiellate orecchie, è sempre un piacere aver a che fare con Ernesto Diaz-Infante e la sua arte. Che per lo più se la smazza impro, con predilezione per il cordame e uno scatafascio di altro strumentale. Dal piano pianissimo all’azzanno, dal trascendente al ruzzolar per le terre, mai mancato nulla […]
(13 / Silentes 2022) Uno scorcio di possibile futuro rimasto incompleto, quello immaginato e voluto a cavallo fra i cinquanta e i sessanta da Enrico Mattei, realizzato dagli architetti Edoardo Gellner e Carlo Scarpa. Il Villaggio Montano Eni di Corte di Cadore, era parte di una più ampia progettazione dedicata ai propri dipendenti comprendente abitazioni, […]