Archivio Tag: Marco Carcasi

Satoshi Takeishi ‘Dew Drops’

(Clang 2016) Connessione e movimento sono alla base delle performance di Satoshi Takeishi. Input disparati che entrano in contatto e si emulsionano organici uno nell’altro. Di apparizioni, sparizioni e radi contrasti. Fra gesto istantaneo e stratificazione post, dove l’acustico si deforma nell’incrocio in tempo reale con l’elettronica. Di poco o nulla, il silenzio entra e […]

Alessandra Novaga ‘Movimenti Lunari’

(Blume 2016) Due brani, In Memoria di Sandro Mussida e Untitled, January, di Francesco Gagliardi, contenuti nel precedente “La Chambre Des Jeux Sonores” del 2014 (su Setola Di Maiale), vengon espansi sino a grattar il soffitto/cristallo che separa terra e cielo. Ambienti dove la memoria sedimenta, strato su strato, lo scorrer del tempo una convenzione […]

Ran Slavin ‘Bittersweet Melodies’

(Crónica 2016) Album numero undici per il musicista/video artist/film maker israeliano Ran Slavin. “Bittersweet Melodies” mette in circolo materiali persi e sparsi composti nell’ultima dozzina di anni, lucidati e rimasterizzati. Una raccolta che nonostante il divario temporale che separa una traccia dall’altra, denota una discreta personalità, non appariscente ma di solida tensione unitaria. Stratificazione di […]

The Third Eye Foundation ‘Semtex (20th Anniversary Edition)’

(Ici d Ailleurs 2016) Vent’anni son trascorsi dall’uscita di “Semtex”, debut album per la sigla Third Eye Foundation che Matt Elliott, festeggia in edizione monstre, aggiungendo alle sei tracce dell’originale ventitre inediti composti fra il 1991 e il 1997 in prevalenza registrati su nastro. Nel complesso, si sforano di un bel tot le quattro ore […]

Komora A ‘Crystal Dwarf’

(Monotype Records 2016) Una plausibile e non rassicurante formula ambient quella espressa dal trio polacco Komora A in “Crystal Dwarf”. Sei composizioni di matrice impro livide e infette, inclusive di spasmi noise, post-industrial e adeguato bagaglio dronante ad alta frequenza da taglio granulare. Dominik Kowalczyk, Karol Koszniec e Jakub Mikolajczyk (computer, elettronica, sampler e synth […]

Sonotanotanpenz ‘Conga’

(Noble Records 2016) Le Sonotanotanpenz sono un girls duo giapponese formato da Hitomi Itamura e Hitomi Moriwaki nel 2012 a Fukuoka. “Conga” è la loro terza uscita. Un simpatico mini album, tutto chitarre acustiche, voci a rintuzzarsi e aggrovigliarsi, una rhythm machine elementare e qualche percussione. Pop dalla forza incisiva di un soffio, lo-fi ma […]

Elya ‘Glaciers’

(La Bèl Netlabel 2016) Registrato e composto durante un anno di spostamenti fisici fra Sardegna, Perù e Turchia, “Glaciers” del chitarrista Elia Casu, assembla con sbarazzina leggerezza battiti spesso birichini e corde in performance experimental non stressate. Ad una prima parte giocosa, quasi da adrenalina da preparazione e finalmente partenza, segue il silenzio contemplativo di […]

Ultraphallus ‘The Art Of Spectres’

(Sub Rosa 2016) Quarto album per la band di Liegi formata da Phil Maggi (voce, elettronica, samples, tromba e percussioni), Xavier Dubois (chitarra), Ivan Del Castillo (basso) e Julien Bockiau (batteria).Sette brani di evoluta devastazione noise rock a randello nodoso/chiodato.Dall’epico impatto dell’opener The Blood Sequence, fra Unsane e Distorted Pony (“Punishment Room”) con il meccanismo […]

Ragnar Johnson / Jessica Mayer ‘Sacred Flute Music From New Guinea: Madang / Windim Mambu’

(Ideologic Organ 2016) Una serie di registrazioni di campo realizzate fra aprile e agosto del 1976 in Nuova Guinea da Ragnar Johnson e Jessica Mayer nei villaggi di Awar, Borai, Bo’da, Kaean, Kuluguma, Sissimungum, Damaindeh-Bau. Pubblicate come due singoli album dalla defunta Quartz di David Toop nel biennio 1977/1979 e riedite da Rounder nel 1999 […]

Coh ‘Music Vol.’

(Mego 2016) Una cinquantina di minuti cosmico/isolazionisti impalpabili e irritanti. Giochi di ombre e spippolamenti simil-citofonici persi nel buio, qualche frequenza sottile che ogni tanto armonizza. Il bric a brac tipico, scultoreo e serioso. Post elettronico si, post agonico di certo. Il russo Ivan Pavlov da quasi vent’anni batte il ferro in un ampio scatafascio […]