(Setola Di Maiale 2015) In “Miniatura Obliqua” il musicista sardo Paolo Sanna concentra la sua ricerca sulle risposte dei metalli sollecitati. Sei movimenti ispirati dalla gestualità del corpo storico Butoh, Kazuo Hono. Travolgente nell’approccio ciclico e risonante dell’uno/due d’apertura Zhou / Birth (con il supporto in quest’ultima di Giacomo Salis ad un piatto preparato). A […]
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(Sud Music 2015) Di corsissima a perdifiato, indossando il vestito buono a scaracollo, sotto un sole che accende ogni cosa tutt’attorno. Sudati e stravolti ma senza perder un “gnignino” di elegante personalità. Dalla Puglia a capofitto, i Balcani, Istambul, L’Africa, luci e New York, L’Argentina. Miscela, spremi e concentra. Poi disperdi in un nulla vorticoso/inebriante. […]
(RV 2015) Conclusa la trilogia noir (“City Of Nets”, “Crimeways”, “Pitfall”), l’orizzonte espressivo del sestetto britannico torna a espandersi in assenza di perimetri. Tra enigmatiche partiture da camera avant (l’iniziale Quiet Money), incastri ansiogeni in bianco e nero (Hearing An Army), pressati figure notturne da metropoli stanca e livida (Shadow War), strapazzando accenni Feldman, scaracolli, […]
(Intonema 2015) Suono in libera e cangiante rifrazione ed intrecci strumentali sul limitar dell’impalpabile. Questo è “Rotonda”. Gli svizzeri Gaudenz Badrutt (live sampling e sorgenti sonore acustiche), Jonas Kocher (fisarmonica) e il russo Ilia Belorukov al sax, ripresi dal vivo durante una data del loro tour russo nel 2014, presso la Rotonda della Mayakovskiy Library […]
(Pfmentum 2015) La sassofonista tedesca Franziska Schroeder e i brasiliani Marcos Campello (chitarra) e Renato Godoy (batteria/percussioni), strappan via dieci numeri impro, snelli, ruvidi e notturni. Una giornata di incontro/azione in uno studio di Rio De Janeiro nel Maggio del 2014. Fra approcci non convenzionali (sopratutto nelle corde di Campello, spesso in grattugia da: fine […]
(Pan y Rosas Discos 2015) Secondo atto del progetto Palimpsest. Dal quartetto originario esce Mauro Sambo con le sue percussioni ed elettronica e tutto si contrae attorno il contrabbasso, gli oggetti, il piano, il sopranino e il sax di Adriano Orrù, Silvia Corda e il portoghese Paulo Chagas. Una serie di nove veloci movimenti impro, […]
(Bunch Records 2015) Prima opera solista per il chitarrista Andrea Bolzoni (Swedish Mobilia, Dialvogue, Raw Frame, Three Trees, Consulting The Oracle). Un unico lungo brano per chitarra elettrica (preparata), live loops ed ampli. Frutto di un’ispirata sessione in assenza di sovraincisioni post. Di logica, ampi spazi ambientali, grappoli armonici, arpeggi in stratificazione, distorsioni in controllo. […]
(Autoproduzione 2015) Un grumo di polvere, tensione, sudore. Adrenalina in circolo e più di un colpo, sordo e brutale in piena faccia. “Gaza” (non potrebbe esser altrimenti) è stridore acuto. Terra ermeticamente sigillata, uscirne, questione complicata di visti e permessi. Il tedesco-palestinese Ghazi Barakat (Pharoah Chromium è il titolo di un brano dei Chrome da […]
(Sub Rosa 2015) I belgi Kosmose, attivi fra il 1973 e il 1978, erano band di libera espansione strumentale (con un pre fine sessanta come SIC e un post della stessa sigla sul principio degli ottanta fra impro e new wave). Praticamente sconosciuti e senza incisioni a loro nome, si muovevano lungo brutali coordinate free. […]