(Atrito-Afeito 2015) Tre lunghe composizioni dal Canada, penzolanti fra rintocchi drone music e ricerca elettroacustica. L’iniziale The Aethernauts, soundtrack per il corto di animazione omonimo del portoghese Frederico Penteado (visionabile su fpenteado.co.uk), a maggior tasso sfrigolante. Dust Model For An Imperceptible Time suddivisa in due movimenti (Alluvium e Moon Tinge), ad emetter cupe rifrazioni cosmiche, […]
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(Flexion Records 2014) Trenta pianoforti (+ quello del compositore e conduttore Jacques Demierre nella conclusiva Free Fight), ripresi dal vivo nel 2012 a Ginevra, durante la tre giorni della rassegna Cataclysme Piano. Quattro mareggiate impetuose, dove nel primo movimento si addizionano corde pizzicate e tasti percossi, procedendo poi come nebulosa armonica nel secondo movimento, che […]
(pFmentum 2015) Ogni anno, se non incappo in tre o quattro uscite del trombonista/compositore Michael Vlatkovich, un poco mi preoccupo. Grazie a Dio “Ask 7”, mi conferma una buona tenuta dell’artista. Composizioni rilassate intrise di leggera e sospirante malinconia (la lunga Madam Why), a marciar con passo svelto da big band jazz (Missing C The […]
(Babel Label 2015) Espansioni e contrazioni ritmiche, inarrestabili e spesso irresistibili, screpolature elettroniche, spiritualità jazz, evoluzioni dub memori del post punk. L’urto della cultura da club ed elevazioni rituali. Un quartetto da sballo quello intercettato dalla britannica Babel Label. Lascelle Gordon (percussioni/elettronica), fondatore dei Brand New Heavies, tour come dj con A Certain Ratio, batterista […]
(Eh? 2015) Quattro casalingate per violoncello, clarinetto e cartone. Da Washington Dc, Gary Rouzer, improvvisatore e sperimentatore, di solito alle prese con strumentazione homemade, elettronica, nastri e oggetti amplificati. In questo caso nudo e crudo, ci tiene a farci sapere che non vi sono elettronicherie né manipolazioni di sorta. Bene? Strusciamenti, raschiamenti e qualche allungo […]
(Eh? 2015) Trio di impro elettroacustica da San Francisco. Tania Chen, Ben Salomon e l’ideatore/grande capo di Public Eyesore / Eh?, Bryan Day. Strumentazione homemade, feedback, percussioni metalliche, giocattoli elettronici e qualche intrusione di piano. Dieci livide movimentazioni notturne. Tra consunzione e ossidazione. Sferragliamenti e sfregamenti, gracchiare elettronico/disastrato, stringhe di Larsen. Tasti in sgocciolio ad […]
(Bruit 2015) Di frasi ripetute, silenzi brulicanti, posizionamenti statici e vampe di terra.Rapide torsioni intrise di tradizione, l’inclusione dello spazio circostante, traiettorie, gesti ed eventi improvvisi/benvenuti.Tre lunghe sezioni istantanee, registrate in studio ad Atene nel Novembre 2014.Un dialogo consapevole e personale di contemporanea grazia elettroacustica.Inclusivo, accogliente, privo di ogni gratuito raschio.Fa l’attesa e l’arresto, ad […]
(Percaso 2014) Settimo album per gli svizzeri Day e Taxi, capitanati dal sax dell’esperto Christoph Gallio (soprano, alto, c-melody e baritono). La formula a trio (comprensiva dal 2013 del contrabbasso e batteria dei più giovani Silvan Jeger e David Meier), aggredisce e bilancia radicalità free di matrice europea, cellule melodiche alla Steve Lacy, silenzi, brevi […]
(dEN 2015) Nove suggestive tracce impro, registrate nel 2014 dal trio Whirl (durante un breve tour norvegese) in quel di Trondheim. Sax/clarinetto (l’esperto inglese Tobias Delius), contrabbasso e trombone (i due giovani improvvisatori locali, Adrian Fiskum Myhr ed Henrik Munkeby Nørstebø). Movimentazioni free, scontri e percorsi d’insieme, micro sgretolamenti ritmici, soffuse contrazioni Lacy e funzionale […]
(Kendra Steiner Editions 2014) Si propone come obsolescenza elettroacustico/riduzionista “Folk Song For 27 Oboes”. In scia ad analoghi atti efferati (su padiglioni auricolari e casse impianto). Ti gusti l’evolversi della prima decina di minuti, e ti proponi di maledirlo per un poco a Fariss. Ma il proseguo, induce a sbollir parte del malumore. Il compositore/performer/contrabbassista […]