(neontoaster multimedia dept. 2023) Misterioso quartetto italico (Octagon alle composizioni, alle chitarre, al graphic design; Dos Caras alla produzione artistica, ai suoni sintetici e digitali; Fishman al basso; Pyerroth alle batterie acustiche) esordisce con questi pochissimo meno di venti minuti saggiamente incendiari. Ospitando in quattro dei cinque brani “vocalisti” diversi (uno, Thomas Sankara, è proprio […]
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(Sussurround 2023) L’ottavo album dell’artista fiorentino, residente in Olanda, che risponde al nome TENEDLE è complessivamente una sensata, per quanto non breve, raccolta di assennato pop sintetico. A chi scrive “Demetra” ha ricordato un poco l’afflato laicamente spirituale di David Sylvian (Mother Earth,Sister Power, quest’ultima con il bonus del flicorno di Bert Lochs): alcune canzoni […]
(Snowdonia Dischi/Audioglobe 2022) Il nuovo album di Jet Set Roger e The Reindeers è nella realtà una raccolta di dodici brani natalizi di poco di più di mezz’ora, che sin dall’iniziale It’s Christmas in the jet set (a political song) si mantiene nel solco di un’(apparentemente) assennata canzone britannica anni Settanta (chissà perché, a chi […]
(Fat Possum Records 2021) Diciamo che i Wavves di Nathan Williams non tradiscono gli ancora resistenti adepti del rock cosiddetto “alternativo” chiassoso e melodico, stile Weezer più tatuati (esemplare in tal senso la canzone che da il titolo alla concisa raccolta, Hideaway). I ritornelli sono appiccicosi ed efficacissimi dietro l’apparente sciatteria (Thru Hell), all’insegna di […]
(EEEE 2021) Neoclassicismo e parca elettronica un poco “post” sono i due cardini del brevissimo “Rizieri Ep” del lombardo Danilo Ligato, tre brevi frammenti sonori di gocciolante colonna sonora. Immaginate un documentario di un bosco alpino di buzzatiana memoria: le risonanze di Ligato (Nella selva (Nube)) lo accompagnerebbero benissimo. Un ambiente che sfoca lentamente, al […]
(Figureight Records 2020) Nero come la pece primitiva (Ancestral, appunto), ma aperto a improvvisi squarci di dolcezza (I Disappeared Under the Sea), il folk arcano della teutonica adottata dalla Scandinavia Zola Mennenöh ha sicuramente degli squarci di suggestione. Retto da un pianoforte preparato (di Johanna Borchert) che rimbomba negli accurati arrangiamenti per fiati e archi […]
(Exag Records 2020) L’esplosiva israeliana Tamar Aphek, cantante e chitarrista dalla carismatica immagine (ascoltare la cover di As Time Goes By che chiude l’album), fa sostanzialmente un “rockaccio” chitarristico vecchia maniera con molto tiro (la trascinante Russian Winter), che trova deciso credito negli USA (il “mastering” è di Greg Calbi). In All I Know ci […]
(Jagjaguwar 2021) Singolare esempio di tardo glam a stelle e strisce (Foxes), i base californiani Midnight Sister capitanati dalla cantante carismatica Juliana Giraffe e dal multistrumentista Ari Balouzian arrangiano marci e splendidi in “Painting the Roses” come degli Sparks d’annata o il Lou Reed di “Berlin” (Escalators, Dearly Departed). Notevole soprattutto il lussureggiare dei fiati […]
(All Will Be Well Records 2021) Singolare miscuglio di Peter Gabriel anni Ottanta (Put Yourself Aside) e sciccherie elettroniche più recenti (il profumo Stereolab di Dress Code, quello Ladytron di So Hard), il progetto DROVAG di Alessandro Vagnoni (strumentista di pregio anche per Bologna Violenta e Ronin) si distingue, nella generale ripresa di sonorità oramai […]
(Snowdonia dischi 2020) Il trentino Odla Iznat in arte ODLA ha realizzato una raccolta concettualmente coesa intorno alla metafora del viaggio, figliando da devoto di Fabrizio De André una introduzione, tre atti e una conclusione molto primi anni Settanta, evocando denari, amori e cieli, seppur sul tema attualissimo delle migrazioni. La lunga mano della Snowdonia […]