(Autoproduzione 2019) Trio di base bolognese (la geografia non tradisce, l’aroma Cesare Cremonini si sente: Charles Watson, E non resta più niente), ma con la testa musicale nell’Albione brittpoppara degli anni Novanta (Il robot che sembrava me), Le Frequenze di Tesla risultano, all’inizio e alla fine, tanto tanto beat (anzi, meglio, “bit”: Come allo specchio). […]
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(Wallace Records 2019) Vent’anni fa la pubblicazione di “Tracce” sanciva la deflagrazione della granata Wallace Records nelle trincee più malevole e perigliose della musica italiana maggiormente creativa e bellicosa: oggi Mirko Spino festeggia queste due decadi di promozione del “rumore rock” dello Stivale (da lui son passati sbarbati, solo per scriverne alcuni, One Dimensional Man, […]
(We Are at Fruit Records/Sob! Records 2019) “Augustus” ci butta a tradimento e a capofitto nelle Londra/Liverpool swinganti dai Sessanta in poi (a partire dall’iniziale Caprice de la Drama), anche se l’ispirazione principale dei perugini The Mighties arriva dritta dritta dagli scantinati statunitensi temporalmente coevi, tutti organetti spiritati e anfetamina (cfr. Everybody’s Doing). Poca cerebralità […]
(La Clinica Dischi/Iuovo/iCompany 2019) In una sapida parodia di un emerito tecnico calcistico italico, un comico centofacce ligure evocava ogni tre parole il concetto di “umiltè” alla romagnola. Il progetto FRIGO ha base fiorentina, una terra più volta alla grandiosità strapaesana: ma è veramente lodevole nel suo presentarsi sottotraccia, “pop e pedalare” efficacissimo. Ovvero, l’obiettivo […]
(IRMA Records 2019) Esito iniziale del progetto allargatissimo (sedici musicisti coinvolti, provenienti da sette paesi) del musicista e compositore veneto Isaac De Martin in arte IKE, la raccolta “Construction Site” raccoglie nove brani apparentemente svagati (in primis nella voce noncurante della serba Karla Stereochemistry: cfr. Flughafen Love o Plastikspoon) e obliqui di “art pop 2.0”. […]
(Autoproduzione 2019) “Non è colpa mia” se questa raccolta della “cantantessa chic” siciliana (Paola) Russo ricorda tanto Alice (Un bel fiore rotto) e un poco (Giuni) Russo (evocata in Balla con me): peraltro, è un buon sentire il recupero filologico e competente (un plauso particolare ai sintetizzatori di Donato Di Trapani) del “pop tecnologico” italico […]
(Autoproduzione 2019) Non occorre una bottiglia di rum per stare assieme ai Cinque uomini sulla casa del morto: magari (meglio) una di Tocai, vista la provenienza del quintetto di Cividale del Friuli. Ascoltandoli, vengono in mente i Nomadi di metà anni Settanta, quelli con Chris Dennis in formazione (Non dirlo a me), in primis per […]
(Archaelogical Records/Dischi Bervisti 2019) Ammettendo sinceramente di non aver potuto visionare l’opera d’arte multimediale fulcro di questo “Darkening Ligne Claire”, confessando di non esser fan/esperto dei generi musicali evocati, è (in)possibile per l’umile scriba definire la criptica fusione di elettronica culta, sibili vocali e tetraggini varie se non come (una) colonna sonora possibile per un […]
((R)esisto 2019) Nipotino del Vasco Rossi più ecumenico (Fino alla fine) e dei Litfiba più tamarri e caciaroni (Seghe mentali, imperdonabile), cugino di Luciano Ligabue (La cura dei Cure): Luca Ruzza in “Le prigioni della mente” suona “rockaccio” senza pudore, senza vergogna (Solo). Bisogna riconoscerglielo, con convinzione e una certa verve (Supereroe, così ghigorenzulliana); certo, […]
(Bassa Fedeltà 2019) Nipoti chic dei Kings of Convenience (Follow Me o The Gypsy, con la voce di Luca Romano che ricorda così tanto Erlend Oye), i tre Randevu – anche il chitarrista Francesco Ferrarelli – fanno perno, robusto anche se non esclusivo, sulla “assai sciarmante” cantante e chitarrista franco-nepalese Sissou Gurung (Assis par Terre […]