Archivio Tag: Marco Loprete

Fabio Orsi ‘Di lumi e chiarori’

(Backwards, 2020) Titolo crepuscolare, cover mediterranea, suoni sintetici. In ‘Di lumi e chiarori’, il tarantino Fabio Orsi ha cesellato otto lunghe tracce (la più breve dura 11 minuti!) all’insegna di un mix impeccabile di ambient ed elettronica berlinese. Rispetto alle produzioni precedenti, il sound è più pulsante e melodico, malgrado permanga intatta la passione per […]

L’Exotighost ‘La Ola Oculta’

(Everlasting Records, 2019) Emilio Salgari scrisse le sue storie di isole selvagge e tesori perduti senza allontanarsi mai da Torino, nutrendo la fantasia con i libri e le mappe della biblioteca civica centrale. Sergio Leone era romano de Roma, il massimo del far west che avesse bazzicato prima della “trilogia del dollaro” erano i film […]

Giuliano Ciao ‘Flavio Giurato. Le gocce di sudore più duro’

(Crac Edizioni, 2020) Edito da Crac Edizioni, ‘Flavio Giurato. Le gocce di sudore più duro’ è un saggio, biografia, “archeologia di un cantautore perduto”. Figlio di un diplomatico, fratello del gaffeur nazionalpopolare Luca e del regista Blasco, Giurato è per molti, anzi pochi, il segreto meglio custodito del cantautorato italiano. Sparse in sei dischi pubblicati […]

Fabio KoRyu Calabrò (con Carlo Pedini e Orchestra Suonosfera / Polifonica Pievese) ‘Abbi Strada’

(I Dischi della Vetrocipolla 2020) Chiedersi il senso di tutto, direbbe uno psicologo, è una strategia disadattiva. Vero è, però, che qualche domanda occorre pur farsela di tanto in tanto, soprattutto quando si parla di progetti artistici. Nel caso di ‘Abbi Strada’, si fa fatica a trovare una ragione d’essere che vada oltre l’omaggio personale. […]

Kunta Klimt ‘Semilavorati’

(Concrete Records 2020) Semilavorato: “prodotto che ha subìto una lavorazione e costituisce lo stadio intermedio per ulteriori lavorazioni”. La definizione è della Treccani, e allude a una fase transitiva ma perfetta, a un progetto compiuto in nome dell’incompiutezza. Come la sperimentazione sintetica di Kunta Klimt, geometrica e aperta a ulteriori sviluppi. Il groove è sporco […]

Yannick Chayer ‘Gebilde’

(Small Scale Music, 2020) Yannick Chayer, canadese, è un dilettante di talento. Poliedrico, spazia dall’arte plastica all’illustrazione alla musica con la leggerezza sfrontata del novizio. Lo specialismo, del resto, è una delle malattia della nostra epoca, oltreché una noia mortale. Niente di meglio, dunque, che mescolare le carte. ‘Gebilde’ è il titolo del suo ultimo […]

Yves Charuest ‘Le Territoire De L’Anche’

(Small Scale Music, 2020) Alla voce “musica per musicisti”, aggiungiamo questo ‘Le Territoire De L’Anche’ di Yves Charuest, sassofonista canadese molto attivo nel circuito dell’improvvisazione e qui giunto al suo debutto solista. Perché “musica per musicisti”? Perché 58 minuti di solo sax alto impegnato in balbettii “free” ultra minimalisti non sono per tutti. Il titolo […]

Merzbow, Mats Gustafsson, Balás Pándi ‘Cuts Open’

(RareNoise Records/Goodfellas, 2020) Merzbow aka Masami Akita, sperimentatore giapponese con oltre 400 album all’attivo, torna sul luogo del delitto con Mats Gustaffson e Balás Pándi, sassofonista svedese e batterista ungherese, anche loro prodighi quanto a spericolate incursioni nei territori del free/noise. ‘Cuts Open’ è il loro terzo album, seguito di ‘Cuts’ (2013) e ‘Cuts of […]

Jung Deejay ‘Java Scripts’

(Artetetra, 2020) Jung Deejay è il moniker dietro cui si nasconde il newyorkese Randy Riback. Già ‘Jung Hardware’ (2017), da qualche anno il nostro ha sviluppato una passione per un sound elettronico marcatamente vintage. Per ‘Java Scripts’, ad esempio, Riback ha trascorso un weekend recuperando suoni da vecchi campionatori. Il risultato è un album che, […]