(Dugnad Records 2020) L’articolazione strutturale di questo lungo brano (38 minuti) della batterista e compositrice slovacca Michaela Antalová per un’orchestra di 14 elementi eseguita dall’ensemble norvegese Ojkos (la cui formazione di 11 strumenti è integrata per l’occasione da arpa, violino e sassofono contralto) sembra piuttosto tradizionale e, almeno al principio, sembra scorrere placida nell’alveo del […]
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(Unseen Worlds 2020) Nella quotidiana dieta di spine crude, un intervallo è sempre ben accetto, capita a cecio nel frangente, il chitarrista giapponese Leo Takami. Il seguito del più rarefatto “Tree Of Life” del 2017, è un fragrante bouquet di gradevoli sfumature color pastello. Morbide evoluzioni soliste, jazz e tradizione, dolce minimalismo e l’occhio interno, […]
(BeCoq 2019) Quando la seconda delle due lunghe tracce (circa venti minuti l’una) che compongo questo album è terminata, ho provato una sensazione di sollievo. Il noise – almeno questo noise – non fa per me. Forse va accompagnato con qualcosa. Immagini, per esempio. Oppure va ascoltato in buona compagnia in un locale underground (meglio […]
(Cold Blue 2019) Strumento perlopiù utilizzato nelle orchestra, nei complessi cameristici e occasionalmente nel rock per la sonorità inusuale ed esotica, la celesta è invece portata in primo piano in questa prova solistica di Michael Jon Fink, autore ed esecutore di 12 brevi composizioni per il suddetto strumento a tastiera. Linee melodiche fragili, costruite su […]
(Cold Blue 2019) Le due composizioni di Michael Byron contenute in questo nuovo cd targato Cold Blue Music non potrebbero essere più diverse tra loro. Fabric for String Noise, per due violini, è infatti un brano iperattivo, costruito sull’intreccio poliritmico di temi scanditi dai violini nei registri più acuti, ripetuti in maniera ossessiva, senza soluzione […]
(Freedom To Spend 2018) Sul principio degli anni ottanta dal Suffolk, col mare a sbattergli sui denti, Robert Cox, se ne venne fuori con un’ipotesi che intercettava porzioni di minimalismo sfrondato da eccessi di snobismo, disidratati umori post-punk/industrial privi di zanne e stretti rapporti con la sterminata e bizzarra comunità ruotante attorno la tape-art (santi […]