(Trasponsonic 2018) Voce, effetti, pietre e l’archeologia rurale di un paio di nuraghi ad accoglier le performance. Spazi, impregnati di memorie di (dura) vita campestre, utilizzati come fonte d’ispirazione/espansione per una serie di sinistre polifonie vocali, ben oltre l’assalto di un brivido isolato. Ci son i canti arcaici dissezionati all’infinito, piccole particole che sputano, soffiano […]