(AKArec 2019) Di memoria, terra, imprevisti ben accolti e studi sul gesto ripetuto, oggetti trovati e materiali naturali, frammenti dal mondo trattati e silenzi di brulicante movimento.Nel caso specifico di “Gesture’s Consequence”, lo scultore di suono sardo, armeggia con una cassa da 22”, il box di una kalimba senza lamelle e un pettine di legno […]
Archivio Tag: Paolo Sanna
(Plus Timbre 2018) C’è chi si arma di microfoni e viaggia in caccia di fieldrecordings, al duo Salis / Sanna non serve, son lorostessi dei field recordings. Perché parlano con la materia,organica e non, col vento e se capita pure col fuoco.Che pietra, metalli, pelli e legni, son casa, che ad ascoltarli ci basta poco,basta […]
(Creative Sources 2018) Raschia una sensibile membrana, l’arte dello scultore di suono/compositore istantaneo, Paolo Sanna. Che ci riaccorda con il nostro rumble interiore, muezzinico nei silenzi notturni. Della meraviglia del ritmo di un passo sulla ghiaia. In profondo riannodo con uno scampanellio intercettato in lontananza sotto un sole non ostile. Captazioni dal quotidiano in decompressione […]
(Confront 2018) Il precedente “KIO GE” dello scorso anno, in compagnia di Jeph Jerman (sempre su Confront), esplorava la microvoce della materia, amplificata e organizzata in leggere strutture impro. Nella loro consueta formula a due, oggi con “Humyth”, le singole parti di percussioni e oggetti trattati (pelle/legno/metallo/pietra, il circostante e il silenzio), espongon mai come […]
(Confront 2017) Dodici brevi improvvisazioni, per materia organica trattata con estrema sensibilità, field recordings, percussioni disossate, zither, oggetti ed onde radio. Frutto della collaborazione fra il sound artist statunitense Jeph Jerman (fondatore della sublime esperienza Animist Orchestra) e gli italiani Giacomo Salis e Paolo Sanna. Gioco d’immaginazione estesa fin quasi sul ciglio dell’inudibile, di sottrazione […]
(Floating Forest 2016) I tre improvvisatori sardi ben si conoscono, qui, ripresi dal vivo a Cagliari, in una rapida performance, al solito, nettare rinfrancante. I due Ongaku2, Casu / Sanna (chitarra, elettronica/percussioni) e Salis (percussioni), si producono in un primo numero esteso, tutto un apparir e scomparir di luci tremolanti all’orizzonte e stridori ferrigni, incuneati […]
(Gravity’s Rainbow Tapes 2016) Sospensioni, cadute e atterraggi. Riti, terra e radici. L’urto crepitante di un cortocircuito a sfrigolar nei padiglioni. Salis / Sanna su nastro. Col primo a spatolar notturne ambientazioni, vibrar concreto in loop e impatti digitali. La rilucente panoramica ambientale di Deer, i metalli in galleggiamento cigolante e i cicli percussivi (dal […]
(Setola Di Maiale 2015) In “Miniatura Obliqua” il musicista sardo Paolo Sanna concentra la sua ricerca sulle risposte dei metalli sollecitati. Sei movimenti ispirati dalla gestualità del corpo storico Butoh, Kazuo Hono. Travolgente nell’approccio ciclico e risonante dell’uno/due d’apertura Zhou / Birth (con il supporto in quest’ultima di Giacomo Salis ad un piatto preparato). A […]
(Setola Di Maiale 2015) Screpolature impro mangiate dalla salsedine ed ampie panoramiche, tremolanti nella calura del primo pomeriggio. Qualcuno che canta e l’eco del lavoro manuale a giunger da lontano. Di sudore e bestie in movimento, campanacci al rintocco e legno in stridore. Il vento a sferzar dritto in faccia, ruvida meraviglia rarefatta. Una sessione […]
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