Archivio Tag: Post Punk

Intervista con Alessandro Luzi, direttore artistico del Festival Mout Echò di Montecosaro (MC)

Settimo appuntamento della serie di interviste a direttori artistici di Festival, in giro per l’Italia, che si approcciano alla Musica in maniera caratterizzante e molto interessante, provando a dare un loro punto di vista peculiare sul panorama contemporaneo. Prima: Paolo Francesco Visci, direttore aristico dell’IndieRocket Festival, Pescara (qui). Seconda: Marek Lukasik, direttore artistico del Lars […]

Intervista con Chris Angiolini, direttore artistico del Beaches Brew Festival di Marina di Ravenna

Sesto appuntamento della serie di interviste a direttori artistici di Festival, in giro per l’Italia, che si approcciano alla Musica in maniera caratterizzante e molto interessante, provando a dare un loro punto di vista peculiare sul panorama contemporaneo. La prima intervista a Paolo Francesco Visci, direttore dell’IndieRocket Festival di Pescara (qui). La seconda intervista a […]

Intervista con Alessandro Gambo, direttore artico del festival Jazz is Dead! di Torino

Quinto appuntamento della serie di interviste a direttori artistici di Festival, in giro per l’Italia, che si approcciano alla Musica in maniera caratterizzante, provando a dare un loro punto di vista peculiare sul panorama contemporaneo. La prima intervista è stata con Paolo Francesco Visci, direttore dell’IndieRocket Festival di Pescara (qui). La seconda intervista è stata […]

Mad Meg ‘Who Deserves Ballons and Medals?

(Autoprodotto 2022) La band newyorkese, dedita ad un cosiddetto punk crooner noir, pubblica questo nuovo lavoro composto da sette brani molto variegati. Guidati da Ilya Popenko, poeta e cantante di origini russe, lunatico ed imprevedibile, i MM si muovono lungo le coordinate di un post-punk con molti addentellati, tra i quali riferimenti a performance teatrali […]

Fucked Up ‘One Day’

(Merge 2023) “One Day” è il sesto album in studio in ventitrè anni di carriera del quartetto canadese. La scelta del titolo rivela l’approccio che i FU hanno avuto rispetto alla compilazione di queste dieci canzoni, vale a dire che il gruppo si è autoimposto di scrivere e registrare le parti del disco in ventiquattro […]

Jac Berrocal / David Fenech / Vincent Epplay ‘Ice Exposure’

(Klanggalerie 2020) Versione CD con due brani in più del vinile edito dalla londinese Blackest Ever Black lo scorso anno. Un guazzabuglio paludoso e seducente, fra umori post-punk e spigoli jazz, l’arte dell’impro, materia concreta e stati d’alterazione. “Ice Exposure” e la seconda uscita per il french-trio composto da Jac Berrocal (classe 1946, tromba e […]

Mangiatutto “‘كل كل شيء’

(Burning Bungalow Records/Snowdonia Records/DreamnGorilla Records/Dotto Records/Scatti Vorticosi Records/Entes Anomicos 2019) Accompagnata da una veste grafica prestigiosa, “more solito” della Snowdonia Records (una delle label coinvolte nella pubblicazione), l’opera del collettivo proteiforme e sfaccettato Mangiatutto ‒ progetto artistico di musicisti e non musicisti più/piuttosto che band vera e propria ‒ assomma suggestioni sonore diverse e variegate, […]

Mutter ‘Du Bist Nicht Mein Bruder’

(Die Eigene Gesellschaft 2020) Ristampa in doppio vinile per la terza uscita datata 1993 (originariamente su What’s So Funny About) dei berlinesi Mutter. Batteria/chitarra/basso/voce per un annichilimento totale che del rock resta ben poco. Di base il cavallo di Troia è quello, il resto è sfascio e degrado morale nella Germania post-muro. Grovigli distorti, rumorosi […]

Vivien Le Fay ‘Ecolalia’

(Boring Machines 2019) Un suono elettronico/astrale cupo e sgretolato, materia organica sfrappolata tutt’attorno. Ruggini, sospensioni sibilanti, circondario urbano in decadenza attutita, umidità negli angoli e pressioni applicate che impediscono la deflagrazione/disgregamento. Vivien Le Fay (synths/vocals) è artista multidisciplinare che ha studiato con Jodorowski e con il supporto di Sergio Albano del duo Amklon con la […]

Wire ‘Mind hive’

(Pink Flag/Goodfellas 2019) Come i serpenti i Wire continuano a cambiare pelle, a dimostrare resilienza, anche di fronte ai cambi di formazione e in qualche modo a dire ancora la loro. “Mind hive”, diciamolo subito, non è tra le cose migliori del quartetto britannico, ma ha una notevole dignità. Con brani strutturati più che sul […]