(Cherry Red 2019) Torna a farsi sentire John Robb con i suoi Membranes, quarant’anni di scatafasci e non sentirli più o meno. Che hanno ricominciato a sgambettar con l’acclamato ritorno del 2015 “Dark Matter/Dark Energy” ed oggi, di nuovo in doppio lp, ci mozzicano con energia rinnovata. Chitarre psichedeliche, bassi distorti, synth quando serve e […]
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(Moonlee Records 2019) Carrarmato sonico croato, il progetto Seine del cantante tuttofare Ivan Ščapec e del batterista Dimitrij Petrović unisce litanie maligne rigorosamente in lingua madre (Nebo) e curata acribia pestona grossolanamente “math rock”(Borovnica, il brano in cui si può apprezzare maggiormente il “drumming” frenetico e vario di Petrović), con robusti innesti elettronici a speziare […]
(Wallace Records 2019) Vent’anni fa la pubblicazione di “Tracce” sanciva la deflagrazione della granata Wallace Records nelle trincee più malevole e perigliose della musica italiana maggiormente creativa e bellicosa: oggi Mirko Spino festeggia queste due decadi di promozione del “rumore rock” dello Stivale (da lui son passati sbarbati, solo per scriverne alcuni, One Dimensional Man, […]
(Overdrive/Temporary Residence Ltd. 2019) A gennaio era uscita la notizia che il quartetto catanese stava registrando il nuovo disco con il ‘loro’ produttore Steve Albini a Verona (e masterizzato, da Bob Westonnel suo Chicago Mastering Service), per cui eravamo in trepidante attesa. ‘Quocumque jeceris stabit’ giunge a tredici anni dall’ultimo lavoro in studio “Stella” e […]
(Bloodysound Fucktory 2016) Il secondo volume della serie di split 7’ ideate dalla marchigiana Bloodysound Fuctory vede protagoniste due tra le più interessanti band del sottobosco indie italiano: Germanotta Youth e Mombu. Ogni band ha a disposizione un brano. Sul lato a i Mombu di Luca Mai (Zu) e Antonio Zitarelli, con A revenge of […]
(Aaah!!! Real Records Release 2016) Tim Holehouse, sempre molto prolifico, pubblica questo nuovo lavoro, nel quale miscela a modo suo blues, punk e jazz. tra slides-blues (Odd) e boogie (Swam beast), Holehouse riesce a non far rimpiangere R. L. Burnside. Quando invece si sposta sui territori graffiati dal jazz, riesce ad evocare in Trace il […]
(Nulla Officine Discografiche / Imbecillity Kills 2016) Con una formazione rinnovata i Requiem for Paola P a sei anni dal precedente disco pubblicano questo lavoro, con il quale mantengono un livello qualitativo molto alto. L’approccio è sempre quello del post-hc, ma mai rigido, anzi flessibile e in grado di prendere varie direzioni. Il tema portante […]
(Moonlee Records 2016) È sorprendente quanto possa risultare rassicurante, per gli appassionati, il solenne fluttuare del basso post-punk, anche accompagnato da un cantato in macedone (cfr. la title-track di questa raccolta): di quelle parti (e si sente soprattutto in Politika II (kje dojde vreme)) sono i Bernays Propaganda, quartetto di Skopje composto da Kristina Gorovska […]
(Staubgold 2016) Storie di urgenze globali, modulate nel tempo e nella forma senza perdersi mai. Un respiro che inanella strofe in libertà. Quello di Vivien Goldman è un percorso fitto di incontri/passioni/mutazioni, che intercetta ritmi caraibici, punk e post punk, afro-beat, dub, hip-hop e sperimentazione. Sempre in movimento, cantando, presentando programmi radiofonici, scrivendo libri. Testando […]
(Bloody Sound Fucktory 2015) Se solo RAF avesse aspettato 25 anni a porsi certe questioni filosofiche, avrebbe potuto rispondere oggi, A.D. 2015, al suo più grande interrogativo, ossia su cosa fosse rimasto degli anni ’80, con un bel: “il sound dei Lush Rimbaud!” e ci avrebbe potuto risparmiare almeno una delle sue terribili canzoni. Ma […]