Archivio Tag: Post Rock

Tritonica ‘Disforia’

(Dischi Bervisti 2018) I Tritonica sono una bolscevica e stakanovista band nata nel 2016 a Roma, all’esordio con questo lavoro. Sono in tre e tutti profondamente appassionati dall’asse musicale sludge-grunge-stoner-progressive-rock/metal, dunque ispirati a gruppi come Tool, Opeth, Alice in Chains e Kyuss. Tuttavia, il lavoro presenta molte, troppe, incertezze, per cui non ha raggiunto la […]

Quadrosonar ‘Fuga sul Pianeta Rosso’

(Phonarchia Dischi 2018) Sarà perché son toscani, ma a fior d’orecchio i Quadrosonar ricordano un poco i Litfiba della fine degli anni Ottanta (cfr. Can che abbaia): senz’altro il cantante (e tastierista) Francesco Thomas Ferretti non gronda epica come il giovane Pelù (anche se Un istante su Marte è una ballata intensa), ma la sensazione […]

Superportua ‘Resterai sempre uno’

(Sisma/Dischi Soviet Studio/Shyrec 2018) Fautori di un rock epico tendente al catartico (Non mi svegliare), non così consueto nel panorama peninsulare – si pensi a Giorgio Canali, che Corposcoglio porta subito alla mente – i trevigiani Superportua raccolgono in “Resterai sempre uno” nove vigorosi, se non grevi (ma non gravosi: cfr. A–Mantide) brani, duri come […]

Palmer Generator ‘Natura’

(Bloodysound Fucktory/Brigadisco 2018) “Natura”, segna un leggero cambio di rotta del trio jesino. Tolte le sovrastrutture dei concetti, I PG al post rock, hanno tolto la parte heavy, per sostituirla con una psichedlica di derivazione kraut. Questo lavoro è diviso in quattro suite nell’arco di trentanove minuti. Nella prima, il trio parte e torna al […]

John Malkovitch! ‘The Irresistible New Cult of Selenium’

(I Dischi del Minollo 2018) La rivincita del “post rock”, la resurrezione dei Giardini di Mirò afoni, la discesa dei Mogwai nella penisola dopo la Brexit: così potremmo brevemente e sommariamente descrivere i quattro lunghi brani (totale 47 minuti), registrati e mixati da Giorgio Speranza e Matath Yah ai Busthard Studios di Terni e raccolti […]

Devocka ‘Meccanismi e desideri semplici’

(Dimora 2018) E’ un gradito ritorno quello dei ferraresi Devocka, a sei anni dal disco precedente. Sei anni nei quali il gruppo emiliano ha alimentato la tensione nelle sue sonorità, giungendo ad una perfetta fusione tra post-rock e postcore. La tensione di questi undici brani è tagliente ed emerge tanto dal cinismo e dalla sfrontatezza […]

Hikes ‘Lilt’

    (To Lose La Track/Community/Stiff Slack 2018) Gli Hikes sono un trio texano di Austin dediti a miscelare math, folk ed emo. In questo 12’, il trio ha pubblicato quattro brani, caratterizzati dai tanti cambi di registro stilistico. Il disco parte con il post rock morbido, che sconfina nel prog di Grandad. A seguire […]

Malmö ‘Manifesto della chimica romantica’

(CManita Dischi/Audioglobe 2017) A dispetto del nome scelto e della chimica citata nel titolo del disco d’esordio, i casertani Malmö sono più caldi che mai, anzi potremmo dire proprio mediterranei. Il quartetto, infatti, si esprime con testi molti romantici e con afflato melodico, ma non mieloso. Se concettualmente siamo dalle parti dell’emocore, musicalmente il gruppo […]

The Membranes ‘Inner Space / Outer Space’

(Louder Than War 2016) Un poco rilancia e un poco ci marcia “Inner Space / Outer Space”, album remix del fortunato “Dark Matter / Dark Energy” del 2015, che aveva segnato la rentrée sulle scene della band inglese dopo oltre venticinque anni di assenza. L’originale esposizioni di spigoli (post) punk della band capitanata da John […]

Palkosceniko al Neon ‘Radice di due’

(12lineerecords 2016) Oramai consuetudine su Kathodik (almeno quattro recensioni all’attivo, a partire dal 2005), i laziali Palkosceniko al Neon proseguono testardi e tetragoni a schiumare rabbia gridata e spesso coinvolgente (l’assalto di Radice di due), circondando la voce urgente di Stefano Tarquini con un suono “crossover” (un poco di “hardcore” metallizzato, un poco di volume […]