(42 Records 2018) Il nuovo, recente disco dei Giardini di Mirò, intitolato ‘Different Times’, è un bel disco. Sono belle tutte le nove tracce di cui si compone (qualcuna di più, qualcuna di meno, ma in generale tutte). Sono belli gli arrangiamenti: soprattutto, in molti brani, gli intrecci e le sovrapposizioni di chitarre, che talvolta […]
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(Bloodysound Fucktory 2018) Per il quinto volume della preziosa serie in vinile Volumorama, l’etichietta jesina BloodySound Fucktory ha puntato sul gruppo hip-hop Uochi Toki e sugli emo-post rockers riminesi San Leo. Gli Uochi Toki da un anno a questa parte stanno svolgendo una particolare promozione dei loro suoni, attraverso uscite discografiche non convenzionali, vale a […]
(©Pippola Music/℗ M.S. Media/Distribuzione Egea Music/Promorama 2018) Le (belle, sentire Santo amore degli abissi) canzoni virilmente storte e stonate raccolte dagli Esterina in questa compilazione riportano subito alla mente il Vasco Rossi non bolso dei primissimi Ottanta (Cometa), naturalmente aggiornato all’oggi 2.1 (Te e io, magari il cantante e chitarrista Fabio Angeli non sarà contento […]
(Dischi Bervisti 2018) I Tritonica sono una bolscevica e stakanovista band nata nel 2016 a Roma, all’esordio con questo lavoro. Sono in tre e tutti profondamente appassionati dall’asse musicale sludge-grunge-stoner-progressive-rock/metal, dunque ispirati a gruppi come Tool, Opeth, Alice in Chains e Kyuss. Tuttavia, il lavoro presenta molte, troppe, incertezze, per cui non ha raggiunto la […]
(Phonarchia Dischi 2018) Sarà perché son toscani, ma a fior d’orecchio i Quadrosonar ricordano un poco i Litfiba della fine degli anni Ottanta (cfr. Can che abbaia): senz’altro il cantante (e tastierista) Francesco Thomas Ferretti non gronda epica come il giovane Pelù (anche se Un istante su Marte è una ballata intensa), ma la sensazione […]
(Sisma/Dischi Soviet Studio/Shyrec 2018) Fautori di un rock epico tendente al catartico (Non mi svegliare), non così consueto nel panorama peninsulare – si pensi a Giorgio Canali, che Corposcoglio porta subito alla mente – i trevigiani Superportua raccolgono in “Resterai sempre uno” nove vigorosi, se non grevi (ma non gravosi: cfr. A–Mantide) brani, duri come […]
(Bloodysound Fucktory/Brigadisco 2018) “Natura”, segna un leggero cambio di rotta del trio jesino. Tolte le sovrastrutture dei concetti, I PG al post rock, hanno tolto la parte heavy, per sostituirla con una psichedlica di derivazione kraut. Questo lavoro è diviso in quattro suite nell’arco di trentanove minuti. Nella prima, il trio parte e torna al […]
(I Dischi del Minollo 2018) La rivincita del “post rock”, la resurrezione dei Giardini di Mirò afoni, la discesa dei Mogwai nella penisola dopo la Brexit: così potremmo brevemente e sommariamente descrivere i quattro lunghi brani (totale 47 minuti), registrati e mixati da Giorgio Speranza e Matath Yah ai Busthard Studios di Terni e raccolti […]
(Dimora 2018) E’ un gradito ritorno quello dei ferraresi Devocka, a sei anni dal disco precedente. Sei anni nei quali il gruppo emiliano ha alimentato la tensione nelle sue sonorità, giungendo ad una perfetta fusione tra post-rock e postcore. La tensione di questi undici brani è tagliente ed emerge tanto dal cinismo e dalla sfrontatezza […]
(To Lose La Track/Community/Stiff Slack 2018) Gli Hikes sono un trio texano di Austin dediti a miscelare math, folk ed emo. In questo 12’, il trio ha pubblicato quattro brani, caratterizzati dai tanti cambi di registro stilistico. Il disco parte con il post rock morbido, che sconfina nel prog di Grandad. A seguire […]